Brano: [...] 191518. La valle, che comprende il Lago d'Iseo, inizia specificatamente a nord del predetto lago e giunge, attraverso Edolo, a nordest sino a Ponte di Legno e a nordovest al Passo dell'Aprica.
In considerazione delle sue caratteristiche, il Comando tedesco aveva allestito nella media valle, all’altezza di Darfo, un vallo fortificato, con il preciso scopo di una difesa a oltranza. La zona fu teatro di operazioni della Divisione Fiamme verdi « Tito Speri », comandata dal capitano degli alpini Romolo Romàgnoli; politicamente autonoma, la formazione faceva parte del Raggruppamento Fiamme verdi « Nord Italia » comandato dal generale degli alpini Luigi Masini e si articolava in più brigate, operanti con capisaldi su entrambi i versanti deH’intera valle.
Le «■ Fiamme verdi »
Animatore delle « Fiamme verdi » (che nel nome volevano ricordare le mostrine degli alpini) era stato Gastone Franchetti. Sono inoltre da citare, tra i promotori, Teresio Olivelli (v.), cattolico fervente e intransigente antifascista, autore della « Preghiera dei ribelli[...]
[...]one, con tutti i rischi e le conseguenze che ne sarebbero derivati per la sua persona .(arrestato e percosso, tornò in libertà soltanto alla fine della guerra), don Mario Marniga (Piamborno), don Giovanni Maria Spiranti, (Ossimo Inferiore), don Giovanni Melotti (Cogno) , e infine don Giovanni Maria Rodondi (Malonno). Un’altra figura da ricordare, per il suo spiritò di abnegazione e soprattutto per quanto fece al fine di potenziare la divisione « Tito Speri » è Luigi Ercoli, morto in campo di concentramento. Egli, presso la casa dei professori Ceccoli di Brescia» aveva costituito un centro di coordinamento di tutta l’attività bresciana per la quale lavorava, e in particolar modo per i partigiani della valle Camonica.
Nell’attività clandestina, gli uomini di questa organizzazione utilizzavano come segno di riconoscimento un'immagine sacra riproducente la « Pietà » di Bartolomeo Montagna, con un’invocazione composta dai patrioti del prjmo Risorgimento.
Tra coloro che sin dall’inizio parteciparono al potenziamento della divisione si distinser[...]
[...]servizi di staffette e di assistenza Salva Gelfi, Antonia Damio
li, Agnese Menolfi, Giacomina Chiudelli, Nella Cemmi, Bettina Ceriani, Francesca Comensoli, Achilia Morandini, le sorelle Pezzucchi; Luigia, Giacomina e Antonietta Ercoli, Flaminia BianchiErcoli, Antonietta Stefanini, Antònietta Cotti, Giovanna Mazzol, Laura Taiol, Maria Don ina, Cristina Avanzini.
Durante la Resistenza la valle Camonica fu teatro di un’intensa attività della «Tito Speri », svolta attraverso una metodica azione di sabotaggio e di guerriglia che tenne permanentemente impegnati forti contingenti tedeschi ^ fascisti. Le cascine distrutte per azioni di rappresaglia tedesca e fascista nella valle ammontano a 1617, i fienili a 21. Alla fine di giugno del 1944 fu incendiata Cevo. A Cerveno fu incendiata la casa Cappellini. Altri
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